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L’Albero della poesia e della filosofia:
Volantino L’Albero della poesia e della filosofia 2015
Calendario*
I semi – (a cura di Luigi Cannillo e di T.S.O. – Teatro Sguardo Oltre)
Domenica 27 settembre, ore 17.00, Senago (Villa Sioli, via S. Bernardo 7)
– Sebastiano Aglieco, Corrado Bagnoli, Alberi poetici
Introduce: Luigi Cannillo
Interventi musicali: Alberto Maroni Biroldi (percussioni e didjeridoo)
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Domenica 25 ottobre, ore 17.00, Senago (Villa Sioli, via S. Bernardo 7)
– Claudio Recalcati, Semi e Maestri
Omaggio a Giorgio Caproni
Voce recitante: Viviana Nicodemo
Introduce: Luigi Cannillo
Interventi musicali: Claudio Ballabio e Marco Panzarino (chitarra)
L’Albero della filosofia – Giacomo Leopardi – (a cura dell’Associazione AlboVersorio)
Giovedì 8 ottobre, ore 20.45, Senago (Villa Monzini, via Don Rocca 19)
– Bianca Brecce, Introduzione a Giacomo Leopardi
A seguire: letture di poesie della relatrice
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Domenica 11 ottobre, ore 17.00, Senago (Villa Sioli, via S. Bernardo 7)
– Massimo Donà, Alberto Folin, Il mito di Leopardi
Introduce: Erasmo Silvio Storace
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Domenica 18 ottobre, ore 17.00, Rho (CentRho, Piazza San Vittore)
– Quirino Principe, Il cielo stellato sopra Recanati
Concerto di musica classica a cura di Alice Marini
A seguire: Georgia Schiavon, Infelicità antica e felicità moderna
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Giovedì 22 ottobre, ore 20.45, Senago (Villa Monzini, via Don Rocca 19)
– Alice Serrao, Introduzione a Giorgio Caproni
A seguire: letture di poesie della relatrice
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Venerdì 23 ottobre, ore 18.00, Milano (Libreria Utopia, via Marsala 2)
– Massimo Donà, Erasmo Silvio Storace, Nutrire la Vita
Conferenza inserita all’interno della rassegna BookCityMilano 2015
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Giovedì 29 ottobre, ore 21.00, Milano (La Casa della Poesia, Palazzina Liberty, Largo Marinai d’Italia 1)
Programma da definirsi
* programma suscettibile di eventuali modifiche
Il Personaggio
Giacomo Leopardi (1798-1837) ha dedicato tutta la sua vita allo “studio matto e disperatissimo” che lo ha portato a essereuno dei punti di riferimento della cultura italiana nel mondo. La sua vastissima produzione, che comprende opere come i Canti, le Operette morali e lo Zibaldone,unisce la grande poesia alla riflessione filosofica. Tema centrale della sua opera è il senso della Vita nel suo costante riferimento alla Morte; a proposito di quest’ultima, nel celebre Canto notturno di un pastore errante dell’Asia , il poeta pone la domanda che da sempre rende inquieto il cuore dell’uomo occidentale: “Che sia questomorir, questo supremo / scolorar del sembiante, / e perir dalla terra, e venir meno / ad ogni usata, amante compagnia”.