AlboVersorio ha partecipato all’evento BookCity Milano 2014, che si è tenuto nel capoluogo lombardo giovedì 13, venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 novembre.
Per l’occasione AlboVersorio ha organizzato una conferenza dal titolo Filosofia e poesia: morfologie romantiche, durante la quale i filosofi Massimo Donà ed Erasmo Silvio Storace hanno dialogato sui legami che intercorrono tra filosofia e poesia, attraverso le parole di due fra i più illustri rappresentanti del romanticismo europeo: Jean Paul Richter e Johann Wolfgang von Goethe.
Durante la conferenza sono state presentate anche due opere inerenti a queste tematiche: Urpflantze, La pianta originaria di J.W. Goethe a cura di Massimo Donà e Introduzione all’estetica di Jean Paul Richter di Erasmo Silvio Storace.
Le opere presentate
Urpflantze, La pianta originaria di J.W. Goethe a cura di Massimo Donà
“Goethe è una sorta di Leonardo Da Vinci della modernità: filosofo, scienziato, pittore, teologo e romanziere. D’altro canto, cosa non era in grado di fare il sublime autore del Faust? Onnivora era, di fatto, la sua sete di conoscenza.
Una, però, in particolare, tra le sue innumerevoli attività, lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Forse la meno nota, ma per lui assolutamente essenziale: quella di botanico. Concretizzatasi in un’estenuante ricerca, in uno studio meticoloso e puntuale, mosso peraltro da una fondamentale istanza metafisica. Sì, una vita intera dedicata a studiare e a cercare di decifrare la vita delle piante” [Massimo Donà]
Introduzione all’estetica di Jean Paul Richter di Erasmo Silvio Storace.
La Vorschule der Ästhetik di Jean Paul costruisce, attraverso una dettagliata fenomenologia delle forme narrative, una teoria estetica del romanzo, incentrata su alcuni concetti chiave: creazione artistica e nichilismo, imitazione e immaginazione, genio e ironia, quest’ultima nelle forme della comicità, dell’umorismo e dell’arguzia. In sintesi, Jean Paul si interroga sulla possibilità e sul ruolo dell’arte nell’epoca della morte del tragico e della morte di dio.
I relatori
Massimo DONÀ: Filosofo e musicista. È professore ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dopo essersi laureato con Emanuele Severino inizia a pubblicare diversi saggi per riviste e volumi collettanei, partecipando a diversi Convegni e Seminari in diverse città italiane. Già collaboratore di Massimo Cacciari dagli anni ’80, ha fondato con lui e Romano Gasparotti la rivista Paradosso. Negli anni ’90 ha insegnato Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. È inoltre curatore, sempre con Romano Gasparotti e Massimo Cacciari, dell’opera postuma di Andrea Emo. Ha scritto diversi saggi e articoli per Riviste, Settimanali e Quotidiani di vario genere. Tra i suoi testi: L’aporia del fondamento; L’essere di Dio; La filosofia del vino; Sulla negazione; Non uccidere (con Enrico Ghezzi); Le verità della natura e Anime, la filosofia si racconta (con Carlo Sini e Andrea Tagliapietra).
Erasmo Silvio STORACE: si è laureato in Filosofia, a Milano, sotto la guida di Alfredo Marini e Carlo Sini e ha quindi conseguito a Palermo un dottorato di ricerca in Estetica e Teoria delle Arti; attualmente collabora, come Professore a contratto, con le cattedre di Filosofia delle Scienze Sociali (Prof. Bonvecchio) e di Estetica (Prof. Dalla Vigna) presso l’Università dell’Insubria di Varese. Ha pubblicato diverse monografie, articoli e raccolte di saggi, tra cui: Essere e preoccupazione; Vita, Concettualizzazione, Libertà; Ergografie: studi sulla struttura dell’Essere; Genografia dell’Azione: sostanza, relazione ed evento a partire da Platone; Thanatografie. Per un’estetica del morire in Platone, Nietzsche, Heidegger, Michelstaedter e Rilke; Poietografie. La questione della formazione artistica: percorsi di estetica intorno a Nietzsche; Introduzione all’estetica di Jean Paul Richter; Carlo Michelstaedter: un’introduzione; Carlo Michelstaedter: l’Essere come Azione; Figure d’Occidente (con M. Donà, S. Natoli e C. Sini); Forme di verità; Per un’estetica del cadavere. I Körpenwelten di Gunther Von Hagens e Lettera ai miei genitori.