.
Presidente e Legale Rappresentante: C. Comunian.
AlboVersorio è un’associazione culturale e casa editrice nata nel 2003. Promuove un progetto poliedrico di saperi che vede nel linguaggio e nell’esperienza filosofica la lente fondamentale che mette in relazione tra di loro le più diverse forme culturali della nostra epoca.
Questo progetto riguarda interessi disparati, ed è aperto tanto al discorso specialistico del mondo accademico quanto alle proposte di lettura della contemporaneità provenienti da altre esperienze intellettuali e creative.
La produzione di saggistica della nostra casa editrice (studi critici, filologici e traduzioni) è radicata nel mondo della ricerca e dell’università: in particolare AlboVersorio si giova della collaborazione e dell’autorevole guida di alcuni tra i più illustri docenti e ricercatori italiani, responsabili di altrettante collane editoriali. In questi testi viene dato spazio al lavoro di studiosi già affermati e riconosciuti così come alle proposte dei giovani ricercatori.
AlboVersorio intende avvicinare agli autori classici e contemporanei chi si sta accostando per la prima volta al pensiero filosofico, cercando di dischiudere il sapere specialistico dell’Accademia al pubblico più eterogeneo. Per questo AlboVersorio dal 2010 organizza la Festa della Filosofia, un festival che si svolge nella provincia milanese e coinvolge i principali filosofi italiani contemporanei.
I volumi pubblicati da AlboVersorio sono distribuiti da ALI e, quindi, sono reperibili nei maggiori bookstore online nazionali e internazionali, come Amazon e IBS, e sono ordinabili in tutte le librerie nazionali. Ogni volume viene siglato con un codice ISBN e viene inserito, pertanto, nel catalogo ufficiale dei volumi pubblicati in Italia. I volumi hanno sempre un comitato scientifico, che li rendi utili a fini concorsuali.
Tutti i nostri testi (comprese le ultime uscite non ancora in distribuzione) possono essere acquistate contattando direttamente l’editore.
IL NOME
La casa editrice AlboVersorio deve il proprio nome all’Indovinello veronese, un testo in corsiva nuova, copiato alla fine dell’VIII secolo o agli inizi del IX secolo in un manoscritto di origine iberica da una mano italiana settentrionale, o forse, più precisamente, nord-orientale.
È forse il più antico testo pervenuto in cui compare la trascrizione di un costrutto di lingua romanza, o “latino della parola”, formatosi in una situazione di oralità.
L’indovinello ricorre alla metafora dell’aratura per descrivere l’attività della scrittura, creando un’analogia tra l’azione del contadino di arare il campo e quella dell’amanuense di scrivere sulla carta.
Testo | Traduzione | |
---|---|---|
Se pareba boves | Teneva davanti a sé i buoi | |
alba pratalia araba | arava bianchi prati | |
et albo versorio teneba | e aveva un bianco aratro | |
et negro semen seminaba. | e un nero seme seminava. |