Diretta da Massimiliano CAPPUCCIO
4. SFERE DELLA DECISIONE
La singolare capacità dell’uomo di prendere decisioni gli ha consentito, sin dalla notte dei tempi, di far fronte a innumerevoli sfide ambientali e a complesse dinamiche evolutive. Rispetto ai nostri antenati, le pressioni ambientali non sono più così impellenti. Non di meno il numero di decisioni che l’uomo contemporaneo è chiamato ad assumere è elevatissimo. Questa ricerca esplora i livelli empirico-sperimentali e teoretici di una “scienza della decisione”, analizzano tra gli altri i nuovi paradigmi di ricerca della neuroeconomia e della neuroetica, nel tentativo di coniugare le diverse acquisizioni disciplinari e formulare così un modello sempre più perspicuo e attendibile del comportamento decisionale umano.

In un tempo in cui quasi ogni discorso sull’islam è politico e si invoca una nozione di tolleranza ambiguamente confusa con la richiesta di adeguarsi e la facoltà di ignorarsi, la filosofia di questo libro vorrebbe mostrare l’importanza di una forma di conoscenza e di confronto rispettosa delle forme e dei contenuti che caratterizzano l’incontro di più tradizioni e narrazioni.

Il 7 Giugno 1954 Alan Mathison Turing moriva in circostanze misteriose. Matematico originale e brillante scienzato dai molteplici interessi, elaborò la fomulazione definitiva della teoria della computabilità e partecipò alla costruzione dei primi calcolatori automatici, divenendo il padre della computer science nonché il primo teorico e il più entusiasta sostenitore del programma di ricerca sull’intelligenza artificiale: prima di morire profetizzò che entro cinquant’anni le macchine sarebbero state in grado di sostituire gli uomini nella maggior parte delle attività intellettuali. A mezzo secolo dalla sua morte alcuni tra i più importanti matematici, logici e filosofi italiani si interrogano sul senso della sua previsione, impiegando quest’occasione per approntare una riflessione su alcuni degli aspetti più attuali del pensiero di Turing e sul contributo da lui fornito alla nascita dell’epoca digitale.

La trilogia di Matrix si è conclusa ma molte domande suscitate da questa eccezionale saga sono rimaste senza una risposta: come possiamo essere sicuri di non trovarci prigionieri all’interno di una simulazione interattiva? Qual è la logica della famosa “pillola rossa” e quale la verità circa la natura del mondo esterno? L’Oracolo, l’Architetto e gli altri programmi del mondo di Matrix sono senzienti e provano autentici sentimenti? Come hanno fatto le macchine a riprodurre un’esperienza virtuale indistinguibile dalla realtà? È tecnicamente possibile interfacciare il cervello umano con un computer tramite uno “spinotto”? Quale rivoluzione antropologica aspetta l’umanità di Zion, che vive sempre più in simbiosi con le macchine e con le nuove tecnologie informatiche? Ci si prospetta un futuro in cui saranno le macchine a coltivare piantagioni di uomini? E, se Neo è davvero l’Eletto immortale, quale nuova missione spirituale lo attende?